Volano i prezzi degli affitti (7%) nel secondo trimestre. Scopri i canoni nella tua città

Balzo degli affitti nel secondo trimestre in Italia, con un incremento del prezzo delle locazioni pari al 7%, a una media di 12 euro/m² mensili. A rilevare la crescita tendenziale record dei prezzi di richiesta dei proprietari da quando è disponibile la serie storica (2012) è l’Ufficio Studi di idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia, per il quale l’aumento dei canoni si attesta al 4,7% su base annuale.

Secondo Vincenzo de Tommaso, Responsabile del Centro Studi di idealista: “Complice anche il graduale miglioramento della situazione pandemica, da più di anno la domanda di abitazioni in affitto ha subito una forte accelerazione. Tuttavia, la mancanza di un’offerta altrettanto dimensionata e qualificata sta creando tensioni sui prezzi. Se questa situazione dovesse perdurare le prime vittime dell’aumento degli affitti sarebbero giovani e famiglie a reddito più basso.

La carenza di affitti a prezzi accessibili è destinata a peggiorare ulteriormente nei prossimi mesi, per via dell’inflazione e poiché l’aumento dei tassi ipotecari – ulteriori incrementi attesi già questo mese – spingeranno altri aspiranti proprietari di case ad affittare”.

Capoluoghi

Uno sguardo ai prezzi rivela aumenti in 52 capoluoghi contro 33 in terreno negativo. L’avvicinarsi della stagione estiva inoltre fa schizzare i prezzi in alcune località più soggette agli andamenti stagionali della locazione breve e questo spiega gli aumenti a doppia cifra di alcune città come Massa (37,2%), Catanzaro (18,9%) e Torino (16%). Aumenti al top anche per Messina (12,6%), Avellino (10,9%), e Rimini (10,6%).

Tra i principali mercati della locazione, crescono Venezia (5,4%), Bologna (3,8%), Roma (2,9%) e Palermo (2%). Stabile Milano, rispetto al trimestre precedente, Firenze (-0,5%) in lieve calo, giù Napoli (-1,2%). Le maggiori contrazioni del periodo spettano a Benevento (-12%), Cagliari (-6,7%) e Arezzo (-5,8%).

Per quanto riguarda la scala dei valori, Milano mantiene il primato di città più cara d’Italia con i suoi 20 euro al metro quadro, seguita da Massa (17 euro/m²) e Venezia (16 euro/m²). Prezzi sopra la media nazionale anche per Bologna e Firenze (entrambe 15,5 euro/m²), seguite da Roma (13,7 euro/m²), Rimini (12,4 euro/m²) e Como (12,3 euro/m²). Nella parte bassa della graduatoria dei pezzi di affitto troviamo Agrigento (5,2 euro/m²) davanti a Cosenza e Reggio Calabria (5 euro/m² per entrambe).

Province

Il trend positivo dei prezzi si estende all’80% delle province italiane, con condizioni di volatilità diffusa dei prezzi derivante dal peso della locazione turistica in molte aree del Paese, che ha determinato incrementi fino al 63% a Rimini, del 37,6% a Belluno e del 34,2% di Latina, solo a titolo di esempio, ma rincari a doppia cifra riguardano altre 28 aree provinciali.

Più contenute le variazioni nelle province di Roma (4,4%), Napoli (3,4%) e Milano (0,7%), mentre solo 17 province sono in calo guidate da Benevento (-10,4%), Enna (-7,7%) e Gorizia (-5,4%).

Con una richiesta media di 31,5 euro mensili, Rimini guida il ranking dei prezzi degli affitti provinciali, davanti a Lucca (26,6 euro/m²) e Ravenna (22,9 euro/m²). La provincia di Milano, 18,7 euro al metro quadro è la sesta provincia più cara, Roma è sedicesima con i suoi 13,2 euro. All’opposto, le province più economiche sono Benevento (4,8 euro/m²), Enna (4,7 euro/m²) e Caltanissetta, fanalino di coda, con soli 4,5 euro al mese.

Regioni

L’andamento dei prezzi regionali vede incrementi generalizzati in tutte le macroaree del Paese ad eccezione del Friuli-Venezia Giulia (-2,8%). Ancora una volta certi rincari fuori misura si spiegano con i rimbalzi “atipici” del periodo, acutizzati dall’inflazione, come in Calabria (19,9%), Emilia-Romagna (14,8%) ed Abruzzo (13,5%). A doppia cifra anche i rialzi trimestrali delle Marche (12%) e della Liguria (11,2%), mentre Veneto (8,7%) e Toscana (7,4%) segnano aumenti sopra la media del periodo. Altre 11 regioni seguono con variazioni comprese tra il 7,3% della Basilicata e lo 0,9% dell’Umbria.

La Valle d’Aosta (15,7 euro/m²) è la regione più cara per chi cerca un alloggio in affitto, davanti a Lombardia (15,6 euro/m²) e Toscana (14,8 euro/m²). Anche Trentino-Alto Adige (13,5 euro/m²), Emilia-Romagna (13,3 euro/m²) e Lazio (12,8 euro/m²) si attestano con valori sopra la media nazionale di 11,2 euro. Sotto questa soglia di prezzo troviamo 14 regioni, in una forbice tra i 10,5 euro mensili richiesti dai proprietari della Liguria e i 6,6 euro dell’Umbria, la regione più economica per le locazioni.

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