COME AVERE LO SCONTO SULLA TARI, LA TASSA DEI RIFIUTI?

Tari e Imu sono le due tasse che, difficilmente, possono essere evase, la prima riguarda i rifiuti che vengono accumulati e opportunamente gestiti dai comuni di residenza, la seconda riguarda la proprietà della casa, e da alcuni anni non è prevista sulla Prima Casa.

La Tari deve essere pagata da tutti, però sono possibili sconti tra il 20 e l’80% e, addirittura, esenzioni in alcuni casi limite.

Vediamo quando.

Tari: chi paga la tassa dei rifiuti

La Tari deve essere pagata da tutti coloro che producono rifiuti urbani all’interno di locali o locali abitabili.

 

Come si calcola la Tari

La tariffa da pagare si compone di una quota fissa e di una parte che varia in relazione alle quantità di rifiuti che si creano: questo dato dipende fondamentalmente dal tipo di utilizzo dei locali (domestico o commerciale), dalla metratura e da quante persone vivono nei locali.

Tari scontata: cosa prevede la legge

La legge che regola il pagamento della Tari è la legge 147 del 2013. In pochi sanno che questa norma prevede sconti importanti in alcuni casi, ad esempio se l’area adibita ai rifiuti municipali, i cassonetti, è sporca e maltenuta, se l’immondizia viene raccolta in maniera irregolare, ecc.

Vediamo, dunque, le casistiche per cui è possibile richiedere lo sconto della Tari da pagare.

 

Tari scontata: in quali aree si può richiedere?

Lo sconto nella tariffa da pagare per la gestione dei rifiuti si può chiedere se si vive in un luogo in cui non viene fatta regolarmente la raccolta dei rifiuti.

La legge prevede, infatti, uno sconto fino all’80% nei seguenti casi:

  • il Comune di residenza non svolge il servizio di gestione dei rifiuti;
  • la gestione dei rifiuti comunali non avviene nel rispetto della raccolta differenziata;
  • il servizio di raccolta viene interrotto per scioperi o per altri motivi sindacali.

In questi casi, il cittadino può richiedere di ottenere uno sconto sulla Tari per i mesi di disservizio. Lo ha definito la Cassazione che però aggiunge che il disservizio deve protrarsi nel tempo.

Tari scontata nel caso di pericolo per la salute

La Tari potrà avere uno sconto dell’80% nel caso in cui si certifichi che la cattiva gestione dei rifiuti per cause Comunali possa essere dannosa per la salute di persone e ambiente.

Il fatto deve essere dimostrato dall’Asl o da altre autorità sanitarie che devono evidenziare lo stato di pericolo.

Tari scontata perché i cassonetti sono lontani

Se i cassonetti per l’immondizia non vengono posizionati in modo adeguato a poter servire tutte le abitazioni, allora i cittadini, impossibilitati a buttare la spazzatura perché troppo distanti dall’area di raccolta, possono richiedere lo sconto fino al 60%.

Va sottolineato che il Comune definisce il piano per il posizionamento dei cassonetti. Quindi, il cittadino potrà lamentarsi solo se è evidente un disservizio.

Sconto sulla tassa rifiuti: tutti i casi

Nei casi precedenti, è un obbligo del Comune accettare la richiesta di scontro fornita dal cittadino, previa verifica del reale disservizio. Ma vi sono anche altre casistiche in cui si possono richiedere sconti. Ad esempio nei casi in cui:

  • si vive in una grande casa da soli;
  • l’abitazione in questione è una residenza stagionale;
  • il locale non è ad uso abitativo;
  • la casa è abitata per meno di 6 mesi all’anno;
  • fabbricati rurali ad uso abitativo.

In questi casi, si può presentare richiesta ed è il Comune a valutare se scontare la Tari o no.

Come si chiede lo sconto sulla Tari

Per ottenere uno sconto sulla tassa dei rifiuti, anche nei casi in cui sia evidente il disservizio, bisogna comunque presentare una istanza indirizzata all’ufficio tributi del Comune.

Sarà poi il Comune a comunicare la data di inizio della riduzione della tassa.

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