Chi compra casa trasferendosi in questo borgo siciliano riceve 5mila euro a fondo perduto

Chi compra casa trasferendosi in questo borgo siciliano riceve 5mila euro a fondo perduto

Per contrastare lo spopolamento e invertire la rotta, un paesino in provincia di Trapani offre 5mila euro a fondo perduto a chi acquista casa nel borgo e vi trasferisce la propria residenza. Si tratta di Gibellina, località famosa per ospitare una maestosa opera di Burri che commemora il terremoto del Belice. Scopriamo di più sull’iniziativa della giunta comunale.

L’iniziativa

Grazie al fondo di sostegno per i Comuni marginali erogato dal Governo (180 milioni di euro complessivi assegnati a 1.187 Comuni italiani), infatti, Gibellina incasserà 171.940,25 euro in 3 anni da erogare sotto forma di contributi.

Per questo l’amministrazione comunale ha così deciso di destinare le somme erogate dal governo per erogarle sotto forma di contributi a fondo perduto (da 5mila euro) a chi compra casa e diventa cittadino di Gibellina. Tutti i dettagli sono stati comunicati in unavviso pubblico e sono già aperte le domande per inoltrare le manifestazioni di interesse da parte di chi vuole acquistare un immobile.

Inoltre, tramite gli stessi fondi, la giunta comunale vuole sostenere anche la nascita di nuove attività produttive nel settore dell’agricoltura, dell’artigianato e del commercio. Il contributo a fondo perduto da 5mila euro, infatti, viene riconosciuto anche a coloro che vogliano avviare attività commerciali o agricole che, però, devono rimanere aperte per almeno 5 anni.

Il territorio

Gibellina è uno dei comuni colpiti, nella notte fra il 14 e il 15 gennaio del 1968, dal violento terremoto del Belice, che ridusse in macerie il paesino in provincia di Trapani. Gibellina è famosa per ospitare una delle più grandi opere di Land Art al mondo: il Cretto di Alberto Burri.

L’opera d’arte rappresenta una tomba di cemento grande 8mila metri quadrati, realizzata in principalmente tra il 1984 e il 1989, ma completata solo nel 2015. Vista dall’alto, sembra un enorme foglio bianco con degli ampi solchi, che ricopre le macerie della vecchia città. Ogni fenditura è larga dai 2 ai 3 metri e divide la vasta distesa di cemento in blocchi, alti circa un metro e sessanta.

Il Cretto di Burri si può raggiungere tramite la Strada statale 119 di Gibellina nel tratto che interseca la Riserva naturale integrale Grotta di Santa Ninfa, tra l’omonima cittadina e il paese di Salaparuta. In alternativa, è possibile raggiungerlo percorrendo l’Autostrada A29 in direzione Mazara del Vallo.

A pochi chilometri di distanza dall’opera d’arte di Alberto Burri ora sorge Gibellina Nuova, la nuova città che ha dato la possibilità agli sfollati di ricominciare a vivere dopo il violento terremoto che rase al suolo il borgo di montagna.

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