Bonus 150 euro: a chi spetta e come funziona

Dopo il bonus 200 euro erogato a luglio scorso, il Decreto Aiuti ter (Decreto legge 144/2022) ha introdotto un nuovo bonus a favore dei lavoratori. Si tratta di un a indennità una tantum pari a 150 euro erogabile a determinate condizioni, grazie allo stanziamento da parte del Governo Draghi di circa 3,2 miliardi di euro. Dunque al via il bonus 150 con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto aiuti ter avvenuta il 23 settembre 2022. La misura, volta a sostenere famiglie e imprese in questa fase delicata di crisi energetica, interesserà una platea complessiva di oltre 22 milioni di italiani. È bene sottolineare che si tratta di una cifra netta che non concorrerà alla formazione di reddito ai fini dell’imposizione fiscale; questo aspetto rende la misura alquanto vantaggiosa.

Vediamo di seguito come funziona, come ottenerlo e quali sono i requisiti.

Che cos’è il bonus 150?

Per aiutare molti cittadini ad affrontare la crisi economica attuale, il governo ha pensato una nuova misura di sostegno che consiste in un bonus da corrispondere in modalità una tantum. L’obiettivo è quello di assistere le famiglie che devono far fronte al caro bollette e all’inflazione.

Il bonus 150 è una misura che si aggiunge al bonus 200, riconosciuto nel mese di luglio 2022 ai lavoratori aventi una retribuzione a 35.000 euro.

A chi spetta il bonus 150 euro?

I beneficiari del bonus 150 euro saranno molteplici: dipendentilavoratori autonomipensionati professionisti che nell’anno di imposta 2021 abbiano percepito redditi non superiori a 20.000 euro lordi. Si abbassa dunque la soglia rispetto al bonus 200 euro per ottenere l’agevolazione.

Lavoratori dipendenti

Per quanto concerne i lavoratori dipendenti che hanno cioè un contratto di lavoro subordinato, il bonus verrà erogato direttamente in busta paga tramite il datore di lavoro, purché sussistano le seguenti condizioni:

  • percepiscano una retribuzione imponibile, di competenza del mese di novembre 2022, non superiore a 1.538,00 euro
  • rilascino al datore di lavoro una dichiarazione di non essere percettore di altre prestazioni con esso incompatibili. In pratica dovranno autocertificare di non aver già ricevuto un bonus 150 euro o di non averne fatta richiesta in altra maniera

Nel caso in cui il lavoratore sia titolare, per più ragioni, del bonus 150, lo percepirà una sola volta.

Pensionati

I pensionati potranno ricevere il bonus 150 nel mese di novembre direttamente dall’Inps. Per poter percepire il bonus occorre essere:

  • residenti in Italia
  • titolari di uno o più trattamenti pensionistici, pensione o assegno sociale
  • titolari di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti
  • titolari di trattamenti di accompagnamento alla pensione
  • titolare di reddito personale non superiore a 20.000 euro per l’anno 2021

Lavoratori autonomi

Il bonus 150 spetterà anche per i lavoratori autonomi ma ancora non sono note ulteriori modalità.

Ulteriori categorie che saranno percettori del bonus 150 sono i lavoratori domestici (colf e badanti), i percettori del reddito di cittadinanza e della Naspi.

Quando viene erogato il bonus 150?

La misura del Bonus 150 è una tantum e viene dunque erogata una sola volta nel mese di novembre 2022.

Il datore di lavoro, che lo anticipa al posto dell’Inps, potrà recuperare dall’Istituto le somme versate.

Come fare richiesta del bonus 150

A seconda dei casi, il bonus 150 viene erogato dal datore di lavoro, dall’Inps o dagli Enti di previdenza competenti. Potrà essere percepito in automatico oppure previa domanda da parte del soggetto interessato.

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