PARCO VIA DEI TRATTURI IN PUGLIA: A CHE PUNTO È LA MAPPA DEI SENTIERI?

Tutte le vie antiche portano a Roma. Ma, ogni tanto, è bello anche fermarsi a inizio, o a metà strada, per ammirare le tracce storiche sedimentate nel tempo e i paesaggi naturali che cambiano.

La Puglia è una regione fertile, attraversata dalla via Appia e dalla via Traiana. Sono come i due principali corsi d’acqua che, da sud verso nord ovest, attraversano il tacco d’Italia. Tutto intorno e negli spazi quasi irraggiungibili, si ramificano i cosiddetti tratturi.

Cosa sono i tratturi?

La definizione generale di tratturo è abbastanza esauriente. Il tratturo è un sentiero erboso assai largo, di ampiezza nettamente maggiore anche rispetto a una mulattiera.

A tratti può essere arborato o talora pietroso o in terra battuta, ma sempre a fondo naturale, essendosi originato dal passaggio e dal calpestio delle greggi e degli armenti.

Per chi vive nelle aree più antiche del Mediterraneo, i tratturi sono veri e propri sentieri tracciati dai nostri antenati e che oggi, in molti casi, sono l’unica infrastruttura da percorrere solo a piedi o al massimo con mezzi sostenibili come la bicicletta, per raggiungere siti e località di notevole interesse storico e paesaggistico.

Uno stile di costruzione simile ai trulli

tratturi pugliesi sono in gran parte delimitati da muretti a secco, opere artigiane iscritte nella lista Unesco, per preservarne l’autenticità.

Infatti, l’organizzazione delle Nazioni Unite descrive “l’arte dei muretti a secco” come opere costruite sistemando le pietre una sopra l’altra, senza usare altri materiali se non, in alcuni casi, la terra asciutta.

La stessa tecnica per costruire i veri trulli di Alberobello.

Le vie dei tratturi pugliesi

L’ente Regione Puglia concluderà proprio quest’anno, il 31 dicembre 2022, la prima delle due fasi che dovrebbero dare vita a un Parco dedicato alle strade della transumanza come sentieri di turismo lento.

Percorsi che si diramano come piccoli torrenti lungo i territori carsici pugliesi più caratteristici, tra uliveti, campi di grano, panorami senza fine, siti di pregio come Castel del Monte, e tanto altro.

La mappa dei tratturi di Puglia

I redattori del Piano hanno già definito una mappa, con 48 siti e percorsi ciclopedonali già funzionali, e altri punti critici su cui intervenire con opere di riqualificazione urbanistica.

Chiesette, mausolei, menhir, anfiteatri romani, siti archeologici, torri di avvistamento saracene, cave e ipogei, ville, parchi naturalistici, castelli, masserie.

Insomma, un patrimonio immenso, ricco di natura (dal mare agli altipiani della Murgia) e opere antropiche di numerose epoche.

Quando saranno aperte le vie dei tratturi in Puglia?

Il processo di incontri, sopralluoghi e partecipazioni pubbliche è calendarizzato fino al 31 luglio 2023.

Gli obiettivi di questa minuziosa mappatura sono molteplici. In parte, li illustra l’architetto Antonella Marlene, del gruppo di lavoro della Regione Puglia, del Politecnico di Bari e Università di Foggia. Un team che ha abbracciato tutte le tipologie di territorio:

  • il Subappenino Dauno;
  • il Gargano;
  • il Tavoliere;
  • la Murgia Barese;
  • la Terra delle Gravine nel Tarantino.

Questo progetto è stato concepito per individuare buone pratiche di riqualificazione in un’ottica di mobilità dolce e di realizzazione di corridoi ecologici.

L’architetto Marlene li definisce veri e propri “assi verdi in cui piantumare specie autoctone che aumentino la biodiversità e assorbano CO2, ricostruendo, dove possibile, l’ecosistema del paesaggio storico”.

Italia, Paese di cammini

Dalle transumanze sulle dolci alture, dove si producono caciocavalli podolici al Parco delle Dune Costiere con reperti dell’antica Egnazia lungo le spiagge miste a roccia e sabbia, la Puglia è tutta un ramificarsi di tesori.

È un turismo lento che piace sempre più anche agli italiani che scelgono il viaggio di prossimità.

Ma è anche uno stile di vita che si vuole preservare. Secondo l’indagine “Italia, Paese di cammini 2022” di Terre di mezzo, nel 2021 80mila italiani si sono messi in viaggio su 79 cammini storici.

La via Francigena è solo uno dei tanti percorsi lungo i quali ritrovarsi e che vale la pena intraprendere. E in fondo non c’è fretta. Tanto poi, tutte le strade porteranno a Roma.

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