COME RISPARMIARE LUCE E GAS NEI CONDOMINI? UNA GUIDA

condomini saranno le modalità abitative più semplici da controllare quando il Governo, in fase di insediamento, deciderà come imporre il tetto sui consumi energetici (luce e riscaldamento a gas).

Al vaglio ci sono diverse soluzioni, tra le quali multe salate per chi supererà i 21 gradi di temperatura dei termosifoni e di un’ora il limite di tempo consentito.

Nei condomini, generalmente, i consumi energetici sono centralizzati, dunque le eventuali forze dell’ordine preposte al monitoraggio non avranno certamente difficoltà nei riscontri.

Quanto spederà un condominio nel prossimo inverno?

Ma ci sono delle differenze per chi vive in condominio, e riguardano l’aumento delle bollette.

Gli amministratori dell’associazione Anaci (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari) hanno stimato che il 30% degli immobili con riscaldamento centralizzato è a rischio per rate non pagate a causa dell’aumento dei costi a partire dal prezzo del gas.

I costi condominiali potrebbero aumentare del 300%.

Questo è sicuramente un problema. “I costi dell’energia creeranno sicuramente come effetto domino delle morosità elevate nei condomini, perché molti non riusciranno a far fronte alle spese”, ha osservato il presidente provinciale Anaci Milano, Leonardo Caruso.

Il presidente Caruso ha poi aggiunto: “Entro fine ottobre, avremo la situazione più chiara perché sapremo a quanto ammonta il conto della gestione precedente e la previsione spesa della nuova gestione, considerando che i conguagli dello scorso anno erano già maggiorati del 50%”.

ECCO Climate è un think tank italiano indipendente e senza fini di lucro dedicato alla transizione energetica e al cambiamento climatico con una vocazione nazionale, europea e globale. La sua missione è quella di accelerare l’azione climatica in Italia e nel mondo. Secondo questo gruppo di esperti, fra il prossimo novembre 2022 e il marzo 2023 in diverse parti d’Italia l’aumento totale a carico di una famiglia media supererà il 200%.

ECCO fa un’ipotesi concreta. Ipotizziamo di essere a Torino, in un appartamento di 110 metri quadrati di classe energetica G, la più bassa e più costosa. In media, da novembre a marzo prossimi si spenderebbero 4141 euro rispetto ai 1462 dell’inverno passato. A Milano il massimo giornaliero della spesa per il gas dovrebbe essere di 40 euro, a Roma fra 36 e 23 e a Palermo fra 27 e 16 euro al giorno.

L’unione farà la forza

Tuttavia, il vantaggio di vivere in un condominio allargato potrebbe stare nella soluzione al problema. Infatti, gli aumenti triplicati dei costi energetici potrebbero spingere i condòmini a unire le forze per migliorare i comportamenti e contenere gli effetti della crisi sulle bollette.

Caro Bollette: chi spenderà di meno

Al netto degli aiuti che probabilmente stanzierà il prossimo Governo, certamente le famiglie residenti in edifici in classe energetica più alta (classe A) spenderanno ben due terzi in meno sul gas.

Ma i condomini potranno unire le forze per risparmiare ulteriormente e diffondere pratiche di consumo più attente alla tasca e all’ambiente.

L’associazione Cortexa, il Consorzio per la cultura del Sistema a Cappotto termico, ha stimato alcuni calcoli.

Ipotesi di consumo in condominio (con il cappotto termico)

Consumi Gas e Luce per una villetta a due piani

Abitare in un edificio condominiale dotato di cappotto termico, che trattiene e non disperde calore all’esterno, potrà farci risparmiare dal 30 al 33% di energia (in meno rispetto alle stime di ECCO).

Consumi per un condominio fino a otto piani

In questa soluzione abitativa, si stima che il cappotto termico possa farci risparmiare dal 40 al 45% (in meno rispetto alle stime di ECCO). Insomma, quasi la metà in meno.

Il referendum condominiale a Roma

I condomini più densamente abitati in realtà si stanno già organizzando. A Roma si sono già diffuse delle pratiche di comunità. In un complesso residenziale da quasi un migliaio di persone, nel quartiere romano di San Giovanni, è stato indetto un referendum per decidere come gestire gli aumenti.

I condomini potevano scegliere tra 3 soluzioni:

  1. Adottare lo stesso periodo di accensione dello scorso anno, ossia 8 ore, mettendo in conto un raddoppio dei costi, da 1300 a 600 euro per a famiglia.
  2. Abbassare a 6,5 le ore di accensione.
  3. Scendere ancora 5,5 ore di accensione, con un costo stimato di 855 euro a famiglia.

L’esperimento autconsumo collettivo a Bologna

A fine ottobre, nel capoluogo emiliano sarà adottato il primo esperimento di autoconsumo collettivo di energia elettrica, sostenuto dal gruppo Hera.

In un condominio al centro della città verranno installati pannelli fotovoltaici che faranno risparmiare alle 18 famiglie residenti il 50% sui costi delle utenze condominiali e saranno usati anche per parte del fabbisogno energetico delle singole famiglie.

I residenti diventeranno allo stesso modo sia produttori che consumatori di energia grazie all’impianto da 20 kilowatt che costa 55mila euro. Una cifra che però si ammortizzerà in 20 anni, dopo i quali il risparmio stimato e complessivo oscillerà dai 45mila ai 70mila euro a famiglia.

Grazie all’autoconsumo collettivo sarà come risparmiare 29 barili di petrolio all’anno, che significa meno emissioni nell’aria.

L’autoconsumo collettivo va bene ovunque?

Le soluzioni sono personalizzabili, a seconda dei condomini e della composizione degli stessi. L’autconsumo collettivo non è adatto a tutte le tipologie abitative e ai nuclei condominiali.

L’autoconsumo collettivo è una nuova opportunità che la legge italiana, recependo la normativa europea, mette a disposizione dei cittadini per diventare autoproduttori di energia e ottenere significativi incentivi economici.

Per attivarlo, devono essere presenti alcune condizioni:

  • Più consumatori presenti all’interno di uno stesso condominio.
  • La realizzazione di uno o più nuovi impianti di produzione di energia rinnovabile, ognuno con una potenza massima di 200 kWp.

Le altre soluzioni per risparmiare energia in condominio

Un condominio può essere croce e delizia per i singoli abitanti. Tuttavia, vivere in condominio ha anche i suoi vantaggi. Si può decidere in assemblea di sostenere una famiglia in difficoltà, di coprire le quote dei costi di un residente che attraversa momenti difficili. Si possono soprattutto spalmare i costi per nuovi investimenti energetici rinnovabili.

Tra le altre soluzioni possibili per risparmiare in bolletta, vi sono anche interventi ancora finanziabili con “sconti”, bonus ed ecobonus:

  1. Scegliere la caldaia a condensazione (si risparmia fino al 30% per produrre acqua calda).
  2. Termoregolazione o contatori intelligenti smart meter.
  3. Si può anche personalizzare la contabilizzazione dei consumi per ogni appartamento.
  4. L’impianto solare termico (si può risparmiare fino al 60%).
  5. Illuminazione a Led (fa risparmiare l’80% rispetto all’impianto illuminante tradizionale)
  6. Impianto fotovoltaico laddove possibile, come nel caso dell’autoproduzione (o ibrido a pompa di calore).
  7. Isolamento termico dell’edificio (evita dispersioni del calore fino al 53%).
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